Tra il 1728 e il 1731, a Londra, fece scalpore negli ambienti musicali la scandalosa notizia di un plagio…

Presso la prestigiosa Academy of Ancient Music venne eseguito un brano di Giovanni Bononcini, figlio del violinista, compositore e trattatista Giovanni Maria e all’epoca, protetto da John Churchill, duca di Marlborough, codirettore assieme a Haendel e Ariosti della Royal Academy of Music.

Qualcuno si accorse però che quell’arietta per soprano e basso continuo, dal titolo “In una siepe ombrosa”, tanto somigliava ad un brano già sentito, in quegli stessi luoghi, anni prima…
Antonio Lotti!
Ebbene sì, il Lotti, maestro di cappella in San Marco a Venezia, aveva pubblicato 30 anni prima una raccolta di madrigali, tra i quali uno, “La vita caduca”, a 5 voci, di cui qui si può seguire l’inizio in trascrizione e che un po’ troppo rassomigliava a quello di Bononcini…

Per farla breve… fu l’inizio del declino del Bononcini, che dopo un paio d’anni fuggì prima a Parigi, poi a Vienna dove morì in povertà…

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A madrigal for soprano voice and basso continuo, by Giovanni Maria Bononcini, co-director (with Haendel and Ariosti) at the Royal Academy of Music in London in the 20ies of the 18th century.
This madrigal has behind it an interesting story: it seems it was “copied” by Bononcini from the music and text of a 5-voices madrigal wich Antonio Lotti composed some 3 decades before…
When someone noticed this similarity… Bononcini was quickly dismissed and escaped to Paris and later to Vienna, where he would have died in poverty.

 

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